Dall’Europa: Sempre più lontano si sposta il terremoto, o anche più vicino? Stampa
Mercoledì 01 Marzo 2017 16:01

Dall Europa Sempre più lontano si sposta il terremoto o anche più vicino?Mai le sequenze sismiche sono state altrettanto allarmanti di quelle che da sei mesi sconvolgono l’Italia Centrale. E pensare che il governo del “superchiacchierone” PD, di quel Partito Deformatico mai stanco di automagnificarsi elogiativamente promettendo di fare tutto e subito bene (mica come il pessimo esempio berlusconiano de L’Aquila che tutti sanno quanto era andato male, ma molto, molto meglio e subito, anzi immediatamente) con le “buone pratiche” che avrebbe messo in piedi in un battibaleno. Ometteva, il “superchiacchierone”, che il terremoto de L’Aquila aveva distrutto una grande città e dovuto assistere 130mila terremotati, mentre adesso sono coinvolti piccoli e piccolissimi centri con 6mila terremotati. E adesso scopriamo la rabbia di quei ”soli” 6mila terremotati (“soli” si fa ovviamente tanto per dire, perché fossero stati anche solo 600, o addirittura 60 o magari solo 6 avrebbero avuto diritto alla stessa assistenza di 130mila aquilani) che si sentono abbandonati dalle istituzioni che a sei mesi dalle prime scosse non sono ancora riuscite a fornire un numero adeguato di prefabbricati abitativi e nemmeno le stalle per il ricovero del bestiame. Plastica dimostrazione di come tra i dire (sempre troppo per il “chiacchierone”) e il “fare” (sempre troppo poco per il solito “chiacchierone”) c’è di mezzo il mare. Anzi, no, qui c’è di mezzo il monte, non il mare, il monte di bugie e promesse a vuoto, annunciate un giorno sì e l’altro pure dai soliti politici del PD “chiacchierone” in visita permanente effettiva sui luoghi della sciagura come ad una passerella da sfilate aggrazianti eppure inconcludenti. E’ vero. “Tra il dire e il fare, c’è di mezzo il PD”. Ugualmente ingombrante del mare. Di quello stesso mare, l’Adriatico, che oggi ci separa dalla non lontanissima costa greca, dove proprio oggi, alle ore 00.02 di notte, una forte scossa di terremoto di magnitudo 4.3 è stata registrata al largo delle isole Ionie, in Grecia, colpendo l’isola di Cefalonia e avvertito anche sulla costa est della Calabria. Significa che le aree coinvolte dal terremoto, dopo l’Abruzzo, la Toscana, l’Emilia, il Trentino e la Calabria tocca anche territori extra-nazionali. Significa anche che il terremoto sposta i suoi epicentri vicino e lontano dall’area di crisi. Potrebbe estendersi anche da noi? Capirai, con quel po’ po’ di “piano delle emergenze” che ci ha trasmesso l’amministrazione comunale che purtroppo ci amministra, possiamo stare tranquilli? Sempre più lontano si sposta il terremoto, o anche più vicino?

 

da montenovonostro