Ostra Vetere: Oddio mamma, adesso sarebbero “politicamente scorrette” la festa del papà e la festa della mamma? Stampa
Lunedì 30 Marzo 2015 18:14

Ostra Vetere Oddio mamma sarebbero politicamente scorrette la festa del papà e la festa della mamma?  Scrive Marco Lodoli per Tiscali Socialnews: "La festa della mamma e del papà sono politicamente scorrette. di Marco Lodoli. Il “politicamente corretto” spesso diventa “umanamente ridicolo”: per  rincorrere un ideale astratto di giustizia, si finisce nelle sabbie mobili del grottesco, in una sorta di pulizia linguistica che pretende di liquidare con qualche formuletta asettica semplici parole che non offendono proprio nessuno. Si è cominciato con gli operatori ecologici sul territorio, per non umiliare i netturbini e gli spazzini, si è passati ai non vedenti, per non urtare la sensibilità dei ciechi, e avanti così con i collaboratori scolastici, perché i bidelli forse potevano prendersela a male, fino ai diversamente giovani, per non dire vecchi ai vecchi. Ma non si tratta solo di riscrivere il vocabolario, a volte si interviene con la zappa su abitudini secolari che potrebbero infastidire le anime pure. Così in tante scuole si è smantellato il presepe, sia mai che qualche bambino di un’altra religione si offenda, sul libretto delle giustificazioni si sono cancellate le firme del padre e della madre, sostituite da quelle del primo e secondo genitore, e via così. Ora leggo che nell’asilo di Roma “Contardo Ferrini”, che conosco bene perché lo hanno frequentato con molta gioia i miei bambini, è stato deciso di abolire ogni riferimento alla festa della mamma e del papà. Quasi non riesco a cogliere la scorrettezza politica di queste ricorrenze, leggo meglio e intuisco che potrebbero addolorare bambini che hanno i genitori separati, o un bambino che purtroppo ha perduto il padre. Quindi niente più disegnini e cuori e poesiole per mamma e papà, niente più cartoncini immaginati e realizzati in classe con l’aiuto delle brave maestre. A me sembra che lentamente stiamo scivolando nella demenza, in una dimensione totalmente ideologica che dimentica la semplicità affettuosa e a volte anche spigolosa della vita.  La festa della mamma o del papà non devastano il mondo - La scuola italiana da anni, per adeguarsi a standard puramente formali, soffoca sotto il peso delle teorie pedagogiche e didattiche, che alla fine producono solo carte su carte o decisioni mille anni luce lontane dal buon senso. La festa della mamma o del papà non cambiano il mondo, questo è chiaro, ma nemmeno lo devastano. A questo punto togliamo pure la festa del Primo maggio, che potrebbe offendere chi rivendica il diritto alla fannullonaggine, o quella del 2 giugno, perché qualche vecchio monarchico potrebbe soffrire come un cane. Cancelliamo anche il Natale, che a tanta gente mette tristezza, e anche Pasqua, perché c’è chi non sopporta le uova di cioccolata. Direi di più: aboliamo i compleanni, molte persone stanno davvero male al pensiero che il tempo passa in fretta, portandosi via la nostra stupidità". Sono amare riflessioni di un giornalista attento ai rapidi cambiamenti di questa nostra torturata società. Che altro possiamo aggiungere, se non: "Fermate il mondo, che voglio scendere"?. Perchè se di mamma ce ne è una sola, i cretini, purtroppo, sono molti di più.

 

 

da montenovonostro