Ostra Vetere: Ma que ède 'rfàtto, n’àntre du’ òlte ède vodàdo biànco. Ma que ve pagàmo a fa’ Stampa
Venerdì 30 Gennaio 2015 18:22

Ostra Vetere Ma que ède fàtto n àntre du òlte ède vodàdo biànco Ma que ve pagàmo a fa’“Ma que stàde a fa’”. L’economia va a rotoli, la disoccupazione è altissima, gli stipendi dei pochi occupati sono pressochè bloccati, mentre tutte le spese aumentano insopportabilmente e voi 1009 “grandi elettori”, invece che essere all’altezza dei vostri doveri, la tirate per le lunghe cincischiando e avete messo nell’urna le schede in bianco per altre due volte, dopo ieri. “Ma que ède ‘rfàtto, n’àntre du’ òlte ède vodàdo biànco. Ma que ve pagàmo a fa’”. Non c’è più tempo da perdere e voi non avvertite il peso di questa situazione. Avete detto che volevate Capo dello Stato Sergio Mattarella, però vi siete guardati bene dal votarlo. Cosa aspettate, che siamo noi a prendere il “mattarello” per sfollarvi da un posto che occupate senza meritarlo? Il vostro “conclave” non riesce a partorire alcunché? Bisognerà ricordare che cosa accadde nel 1270 al “Conclave” vero, quello che si tenne a Viterbo e che fu il più lungo della storia, dove i 19 cardinali riuniti non riuscivano ad eleggere un papa. Ma dopo 19 mesi di sede vacante e di inutili attese dell’elezione, i cittadini di Viterbo, stanchi delle indecisioni cardinalizie, assaltarono il palazzo, rinchiusero letteralmente a chiave (clausi cum clave) i cardinali nel palazzo papale, li misero a pane e acqua e scoperchiarono il tetto, in modo da costringerli a decidere al più presto chi eleggere come nuovo pontefice. Nonostante queste costrizioni, i porporati rinchiusi a chiave impiegarono ben 1006 giorni per eleggere Gregorio X. Che cosa aspettate, che noi cittadini facciamo come quelli di Viterbo, chiudendovi a chiave e mettendovi a pane e acqua? Abituati come siete alla bella vita, di certo non riuscireste a resistere altrettanto tempo a pane e acqua, come fecero i cardinali allora. Avete detto che volete Mattarella. Ci sta bene. Ma allora votatelo e non se ne parli più di questo interminabile balletto. Non veniteci a dire che saremmo noi la cosiddetta “antipolitica”, siete voi. In ogni caso siamo legittimati a dirvi ancora: “Ma que ède ‘rfàtto, n’àntre du’ òlte ède vodàdo biànco. Ma que ve pagàmo a fa’”.

da montenovonostro