Ostra Vetere: Il tema della “giustizia” non va sottovalutato Stampa
Venerdì 26 Dicembre 2014 21:24

Ostra Vetere Il tema della giustizia non va sottovalutato“giustizia”: è quello che invocano sempre più spesso gli italiani. Basta guardarsi intorno per vedere quante situazioni di ingiustizia opprimono ormai gli italiani. “giustizia” è un termine caro anche a “montenovonostro”, che avverte: “il tema della giustizia non va sottovalutato, o rischierà di esplodere”. E’ forse giusta la condizione di chi non ha lavoro? E’ forse giusta la condizione di chi non arriva a fine mese? E’ forse giusta la condizione di chi chiede davvero “giustizia” e lo Stato, questo Stato, gliela nega? E’ forse giusta la condizione di chi sente tutti i santi giorni i “soliti” politici che non si preoccupano delle invocazioni di giustizia dei cittadini e divagano sollevando polveroni sulla “malagiustizia” di cui soffrirebbero i carcerati? Si dice che le carceri siano sovraffollate e che i carcerati siano sottoposti a condizioni che i “soliti” politici definiscono “disumane”. Non sarà per caso che temono di dover sperimentare anche loro quelle condizioni che tanto temono e intanto mettono avanti le mani? Premesso che le carceri sono istituzioni statali e premesso ancora che in carcere ci vanno i delinquenti condannati, è “disumano” andare in carcere o è più disumano delinquere? Fatti salvi i casi di errori giudiziari, che pure esistono e non dovrebbero, chi finisce in carcere è solo per quello che ha commesso. Se sono troppo i carcerati in carcere, costruiscano in fretta nuove carceri. Se non c’è tempo per attenderle, si prenda qualche opportuno provvedimento. Ma che non è certo quello di amnistia, condono o sconti di pena. Così è ora di fare una riflessione seria: una buona metà della popolazione carceraria è rappresentata da stranieri; erano venuti in Italia, ospiti, e hanno ripagato la nostra ospitalità delinquendo. E noi li teniamo in galera numerosissimi. Ma chi ospiterebbe a lungo a casa propria un ospite maleducato che imbratta casa? Si dice che anche l’ospite migliore sia come il pesce: tre giorni e poi … Poiché lo Stato ha, fra le istituzioni, non solo le carceri, ma anche i provvedimenti di espulsione, perché non vengono espulsi e rimandati a scontare la pena a casa loro i delinquenti stranieri? Non ci basta ancora dover mantenere i nostri? L’ultima dimostrazione della necessità di un simile provvedimento è la sentenza emessa nei giorni scorsi: in applicazione del decreto dello scorso agosto con cui il governo Renzi ha deciso un abbuono d’un giorno ogni 10 passati in carceri sovraffollate e un indennizzo di 8 euro per ciascuno di essi, il Tribunale di Sorveglianza di Verona ha sentenziato che ad un carcerato ricorrente va riconosciuto uno sconto di pena di 45 giorni ed un rimborso di 464 euro. Una goccia nel mare: fino al 2016 si prevede di spendere, per situazioni del genere, più di 20 milioni, all’incirca 725.000 euro al mese. Tanto pagano gli italiani. Che però non vogliono pagare più. Ecco perché si rende necessario il ricorso alle espulsioni dei delinquenti stranieri. E non c’è più tempo da perdere. Questo è certamente un linguaggio duro, ma sono forse state più tenere le azioni di cui si sono macchiati i carcerati stranieri? Troppo “buonismo” ha ridotto l’Italia com’è. Rimandiamoli in patria, così saranno anche più vicini alle loro famiglie. E resterà più posto in carcere anche per qualcun altro dei nostri. Questo è quello che si sente dire sempre più spesso. Per questo “montenovonostro” avverte: “il tema della giustizia non va sottovalutato, o rischierà di esplodere”.

da montenovonostro