Ostra Vetere: Implosione del PD marchigiano che chiede le dimissioni del presidente regionale Stampa
Sabato 13 Dicembre 2014 22:49

Ostra Vetere Implosione del PD marchigiano che chiede le dimissioni del presidente regionaleStamattina, invitati, abbiamo partecipato al convegno regionale organizzato alla Fiera di Ancona da Marche 2020, il movimento politico che ha per riferimento sia il Presidente della Giunta Regionale marchigiana Gian Mario Spacca che il Presidente dell’Assemblea Legislativa Vittoriano Solazzi. Come si sa, la maggioranza regionale è di centro-sinistra, sostenuta dal PD e da altre formazioni di centro-sinistra. Ma negli ultimi tempi il PD ha ingaggiato un duro braccio di ferro con il Presidente Spacca perché, dopo due mandati come Presidente, non vuole ricandidarlo di nuovo e rivendica per sé e per un suo rappresentante la guida della Regione. La richiesta del PD si basa sul forte consenso elettorale ottenuto nelle ultime due tornate elezioni, quelle politiche dello scorso anno e quelle europee di quest’anno. Il PD oggi avrebbe più del 40% dei voti. Per questo rivendica la Presidenza per un iscritto, si dice un pesarese. Ma in politica, si sa, per decidere bisogna avere il 51%, cosa che il PD non ha, né può sperare di avere. Per questo il movimento politico Marche 2020 richiede la conferma di Spacca anche per il terzo mandato, visto l’indubbio successo ottenuto in questi anni di politica regionale, attestato da tutti gli indicatori politici, economici e sociali. Ma il PD non sente ragione e vuole assolutamente la presidenza prossima. Ma non cede nemmeno Marche 2020 che, nel convegno di oggi per parlare di lavoro e di economia, ha sfoderato il suo simbolo con una aggiunta: la dicitura “Partito delle Marche”. Vendetta, tremenda vendetta per lesa maestà, ha subito alzato i toni il PD, che per bocca del suo segretario regionale ha chiesto addirittura ufficialmente le dimissioni di Spacca, di Solazzi e poi anche di tutti quelli che hanno ardito partecipare a quel convegno. Ed eravamo tanti, forse un po’ troppi perché il PD possa fare a meno di tenerne conto. Di certo un siluro esplosivo di simile portata rappresenta una reazione smodata e incomprensibile, che nessuno riesce a capire dove porterà e quale risultato utile potrà procurare al PD, se non una sua implosione con conseguenze inimmaginabili sul piano elettorale, se dovesse condurre ad una definitiva rottura con Marche 2020. Chi pensa che voterebbe proprio un PD che silura il Presidente che ha sostenuto per anni fino a ieri?

da montenvonostro