Ostra Vetere: Memè, il postino suona sempre due volte ma quello di "montenovonostro" ne suona almeno tre Stampa
Giovedì 16 Gennaio 2014 14:16

Memè il postino suona sempre due volte ma quello di montenovonostro ne suona almeno tre“Il postino suona sempre due volte” era il titolo di un film del 1981 che all’epoca fece scalpore. Niente a che vedere con il “postino” di “montenovonostro”, che di volte ne suona almeno tre. E pure di più. Abbiamo detto al Sindaco Memè anche lunedì scorso 13 gennaio che vogliamo sapere la verità sulla chiusura della RSA, invitandolo a firmare la petizione dopo che, per oltre sei mesi di ininterrotte richieste, i responsabili della sanità ci stavano rifiutando un diritto riconosciuto dalla legge. Glielo abbiamo anche scritto il giorno dopo 14 gennaio e siamo ritornati a telefonargli anche ieri 15 gennaio per sollecitare la sua firma a sostegno del diritto dei cittadini, leso dalla protervia dei potenti di turno che non vogliono far sapere chi e perché ha deciso di chiudere la R.S.A. di Ostra Vetere. Tre volte abbiamo spiegato al Sindaco Memè: “In tanti stanno aspettando che il Sindaco dia l’esempio e apra le sottoscrizioni, firmandola per primo. “montenovonostro” glielo ha detto: non ha alcun obbligo a farlo, ma se firma, si mette dalla parte dei diritti nostri e dei nostri compaesani. Se non firma, si mette dalla parte di coloro che hanno chiuso la R.S.A. e non vogliono nemmeno dirci perché, conculcando i nostri diritti. Allora Memè, da che parte stai? Dai, mettiti dalla parte dei diritti dei compaesani, mettiti dalla parte nostra, firma con noi”. Questo l’appello di “montenovonostro” ripetuto in tre differenti occasioni. E anche nell’ultima telefonata glielo abbiamo ripetuto per altre tre volte. Ma non c’è stato niente da fare. Il Sindaco Memè ci ha risposto che “non firma la petizione perché conosce la situazione e aspetta presto, a giorni, la consegna di due documenti sulla chiusura della R.S.A. Pertanto non se la sente di firmare la petizione per non mettersi in urta con la dirigenza della sanità”. Questo è quanto. Non commentiamo questo voltafaccia alla tutela dei diritti di ogni cittadino, ancora più eclatante se raffrontato con quanto aveva promesso in campagna elettorale anche il 22 maggio 2013, cioè mesi prima che “montenovonostro” incominciasse a chiedere di sapere la verità: “Ci sono sempre due scelte nella vita: accettare le condizioni in cui viviamo o assumersi la responsabilità di cambiarle.” (Denis Waitley). A parte la citazione di un autore straniero che non si capisce che cosa abbia da insegnare a noi di Montenovo, gli elettori avevano capito che Memè voleva assumersi la responsabilità di cambiare le cose che non vanno. Bravo. Ma invece no, perché ha fatto la prima scelta di vita: accettare per convenienza le condizioni in cui viviamo. E bravo Memè, ci hai gabbati tutti. Hai imparato presto da chi diceva sempre ai suoi critici: “Avete capito male, io non volevo dire questo”. E infatti è tutta un’altra cosa rispetto a quella che avevi fatto capire. Artifizi della politica sinistra. Che delusione! Ma adesso spiegaci: perché ti sei messo dalla parte di chi vuole nasconderci la verità? Nemmeno tu vuoi farci sapere chi è stato davvero a far chiudere la R.S.A.? Eppure tu e i tuoi, durante la campagna elettorale, l’avete sbraitato ai quattro venti chi era stato il responsabile. Perché non ce lo ripeti anche adesso? Non rischi più niente a dire la verità, ormai i voti li hai presi e non te li toglie più nessuno. Dai, diccelo ancora se il nome è rimasto lo stesso di allora. O abbiamo capito male anche quella volta e tu non volevi dire “quello”? Ma che degno allievo di tanto maestro: hai davvero “un programma aperto, spalancato in attesa di aggiunte, precisazioni e aggiornamenti”! E anche di giravolte! Bravo, bravo. E’ solo i suggerimenti che non vuoi. O almeno non vuoi i nostri. Preferisci quelli di chi te li sussurra dietro le quinte.

da montenovonostro