a MONTENOVO i fatti nostri del 19 ottobre Stampa
Martedì 19 Ottobre 2021 17:40

Dall’Italia: Verminaio giudiziario   Quotidianità ovvie nella tormentata vicenda degli scandali che stanno travolgendo parte della magistratura italiana. Il CSM, Consiglio Superiore della Magistratura ha ascoltato il suo componente, Giuseppe Marra, sentito come testimone nell’inchiesta in cui il Pubblico Ministero di Milano Paolo Storari e l’ex consigliere Piercamillo Davigo sono accusati di rivelazione di segreto di ufficio per la vicenda dei verbali dell’avvocato siciliano Piero Amara, al centro del caso sulla loggia massonica "Ungheria". Marra ha raccontato ai Pubblici Ministeri di Brescia il colloquio avuto con l’allora collega di Palazzo dei Marescialli: “Davigo mi disse in termini generali che era poco verosimile che Amara”, con le sue dichiarazioni sulla presunta Loggia Ungheria, “si fosse inventato tutto e che quindi era necessario riscontrare subito la veridicità di quanto dichiarato“. Storari nel dicembre 2019 raccolse, con l’aggiunto Laura Pedio, quelle dichiarazioni così gravi e nell’aprile successivo consegnò i verbali sulla fantomatica associazione segreta a Davigo per autotutelarsi poiché riteneva che i vertici della Procura di Milano, nonostante le sue ripetute richieste di accertamenti, non avessero assunto iniziative per dare impulso alle indagini. Marra ai Pubblici Ministeri bresciani ha raccontato che Davigo, il giorno in cui “mi fece vedere” i verbali, durante un pranzo in cui hanno avuto “l’accortezza di lasciare i cellulari in ufficio di modo da avere un dialogo più libero”, oltre ad avergli fornito dettagli su “alcune circostanze ed alcuni nomi della presunta loggia Ungheria” gli raccontò “dell’aiuto” chiestogli da Storari. Secondo Davigo, “almeno Amara ed altre due persone, essendo rei confessi in merito all’appartenenza alla loggia segreta, andavano iscritti”. Davigo, ha chiarito Marra, “mi tranquillizzò dicendomi di averne parlato prima con Ermini e poi con Salvi, aggiungendo che Ermini aveva poi riferito la vicenda al Quirinale“. Non ci vuole molta fantasia a pensare che nei prossimi giorni si succederanno ulteriori clamorosi sviluppi.

da giustiziagiusta