Catania: “giustiziagiusta” sull’inchiesta per corruzione in atti giudiziari per il Presidente Antirust Giovanni Pitruzzella |
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Sabato 28 Novembre 2015 16:41 |
Dalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente comunicazione: "Apprendiamo dalla stampa nazionale la notizia che una indagine della Procura di Catania rischia di compromettere l’elezione del presidente dell’Antitrust, Autorità garante della concorrenza, Giovanni Pitruzzella, il costituzionalista palermitano che dal 2011 guida l‘Antitrust. L'ipotesi è corruzione in atti giudiziari, ma il fascicolo è rimasto incomprensibilmente fermo addirittura per un lustro e una richiesta d’archiviazione è stata
bocciata due volte. Ora il rischio di un’imputazione coatta rischia di sbarrare la strada della Consulta. Il docente siciliano è infatti il candidato di Scelta Civica per occupare una delle poltrone di giudice della Corte Costituzionale rimasta libera, ma la vecchia vicenda rischia di compromettere l’elezione del numero uno dell’Autorità garante della concorrenza. L’indagine nasce da un lodo arbitrale del 2008 tra l’Università di Enna e quella di Catania per il pagamento di 25 milioni di euro chiesto dall’università etnea a quello di Enna per aver fornito personale didattico. Il collegio arbitrale però a maggioranza per un risarcimento di appena 100mila euro con il voto di Pitruzzella, arbitro nominato da Enna, e il presidente del collegio, Giuseppe Di Gesù, mentre contrario era Giuseppe Barone, indicato dall’Università di Catania. Un esposto anonimo arrivato alla Procura etnea, però, sosteneva che la figlia di Di Gesù aveva ottenuto un incarico come docente di Diritto internazionale dall’università di Enna, proprio nello stesso periodo in cui si era aperto il lodo arbitrale. Per qualche motivo, però, il fascicolo che ipotizzava il reato di abuso d’ufficio rimase fermo e dimenticato. Fino a quando il pubblico ministero non ne aveva chiesto l’archiviazione per intervenuta prescrizione. Richiesta però bocciata dal giudice per le indagini preliminari di Catania, che aveva ordinato alla Procura di indagare per corruzione in atti giudiziari quattro persone: lo stesso Di Gesù, l’allora presidente dell’Università Giuseppe Petralia, dello stesso Pitruzzella, e di Carlo Comandè, avvocato dell’università di Enna nel lodo arbitrale, ipotizzando che Di Gesù avrebbe votato come Pitruzzella, e in favore dell’Università di Enna, in cambio dell’assunzione della figlia. La data fissata è quella del prossimo 4 dicembre, quando il giudice comparirà in udienza camerale: e in quell’occasione potrebbe decidere l’imputazione coatta degli indagati, compreso Pitruzzella. Ma che intanto potrebbe essere già stato eletto alla Consulta”.
da giustiziagiusta |