Ostra Vetere: “montenovonostro” sulla festa del lavoro che non c’è più Stampa
Sabato 01 Maggio 2021 17:43

Ostra Vetere: “montenovonostro” sulla festa del lavoro che non c’è piùIl Primo Maggio è la tradizionale Festa del Lavoro. Ma quest’anno la festa non c’è. Perché c’è la pandemia e perché non c’è lavoro. Che cosa è successo, dopo 76 anni di libertà e progresso, che ha inceppato la società? Che cosa manca per sbloccare una situazione ormai insostenibile? Si, certo, la pandemia, il coronavirus, eccetera, eccetera, eccetera. La pandemia passerà, ci auguriamo presto. Che cosa bisogna fare per par ripartite l’economia e far tornare il lavoro? Se fossimo degli irresponsabili, come ce ne sono già troppi, diremmo anche noi: “Piove, Governo ladro”. Ma non è con gli insulti e con le accuse gratuite che si risolvono i problemi. Certo, il Governo e i governi hanno le loro responsabilità: da tredici anni almeno, l’irresponsabilità dei politici, che prima minimizzavano la crisi mondiale e poi hanno messo in campo scelte impopolari e controproducenti, hanno accentuato lo stato di crisi. Quello che più preoccupa è il fatto che le forze politiche, anziché essere responsabili ed equilibrate, fornisco una immagine di assoluta inadeguatezza al carico di problemi che si sovrappongono. Preferiscono, quelle di sinistra che sono al governo, dare la colpa all’odiato Salvini, che pure è al governo, o alla Meloni, che dal governo è fuori. E quelle di destra che sono all’opposizione dare la colpa a Conte, o ai predecessori Monti, alla Fornero e a Renzi. Non c’è niente di più sbagliato che continuare a demonizzare l’avversario, scambiandolo scandalosamente per nemico e attribuendogli tutte le colpe. Ma nessuno ha mai risolto i problemi tirandosi la zappa sui piedi o tirandola sui piedi del vicino. Lo spettacolo indecente di una classe politica “sgaggiona” non aiuta a migliorare la condizione dei troppi disoccupati e dei troppi impoveriti fin sotto la soglia di sopravvivenza. “montenovonostro”, che non è né di destra e né di sinistra e cerca di non alimentare la confusione, lancia un appello a tutti: smettete di litigare e di rimpallarvi le colpe. Rimboccatevi le maniche. Basta con l’odio. Mettetevi alla stanga e tirate il carretto senza chiacchiere. Ne avete già fatte troppe e a vuoto, di chiacchiere. Non fatene più, scaricando le colpe l’uno sull’altro. E’ ora di fare, non di promettere. Tacete e sgobbate per risolvere un problema immane, prima che sia troppo tardi, per voi e per tutti.

da montenovonostro