Dall’Italia: Festa del Lavoro che non c’è Stampa
Martedì 01 Maggio 2018 15:11

Il Primo Maggio è la tradizionale Festa del Lavoro. Ma anche quest’anno, come ormai da troppi anni in qua, la festa ancora non c’è. Perché non c’è lavoro. Che cosa è successo, dopo settant’anni di libertà e progresso, che ha inceppato la società? Che cosa manca per sbloccare una situazione ormai insostenibile? Che cosa bisogna fare per far ripartire l’economia e far tornare il lavoro? Se fossimo degli irresponsabili, come ce ne sono già troppi, diremmo anche noi: “Piove, Governo ladro”. Ma non è con gli insulti e con le accuse gratuite che si risolvono i problemi. Certo, il Governo e i governi hanno le loro responsabilità: da sette anni almeno, l’irresponsabilità dei politici, che prima minimizzavano la crisi mondiale e poi hanno messo in campo scelte impopolari e controproducenti, hanno accentuato lo stato di crisi. Quello che più preoccupa è il fatto che le forze politiche, anziché essere responsabili ed equilibrate, fornisco una immagine di assoluta inadeguatezza al carico di problemi che si sovrappongono. Preferiscono, quelle di sinistra che sono al governo, dare la colpa non più all’odiato Berlusconi, che può tornare comodo tenersi buono, hai visto mai che le prossime elezioni si dimostrino un fiasco per la sinistra, ma quantomeno possono sempre darla a Salvini, o al più alla Meloni che, se torna in pista Berlusconi, non servono più. Non c’è niente di più sbagliato che continuare a demonizzare l’avversario, scambiandolo scandalosamente per nemico e attribuendogli tutte le colpe. Ma nessuno ha mai risolto i problemi tirandosi la zappa sui piedi o tirandola sui piedi del vicino. Lo spettacolo indecente di una classe politica “sgaggiona” non aiuta a migliorare la condizione dei troppi disoccupati e dei troppi impoveriti fin sotto la soglia di sopravvivenza. “montenovonostro”, che non è né di destra e né di sinistra e cerca di non alimentare la confusione, lancia un appello a tutti: smettete di litigare e di rimpallarvi le colpe. Rimboccatevi le maniche. Basta con l’odio. Mettetevi alla stanga e tirate il carretto senza chiacchiere. Ne avete già fatte troppe e a vuoto, di chiacchiere. Non fatene più, scaricando le colpe l’uno sull’altro. E’ ora di fare, non di promettere. Tacete e sgobbate per risolvere un problema immane, prima che sia troppo tardi, per voi e per tutti.

da montenovonostro