Ostra Vetere: A un lettore di “montenovonostro” piace Pascal Stampa
Giovedì 05 Settembre 2013 18:06

A un lettore di “montenovonostro” piace PascalUn lettore dei comunicati di “montenovonostro” ha voluto commentare il nostro precedente sulla “verità e consenso” che diceva “la verità non ha nulla a che vedere col numero di persone che essa persuade” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/17658-ostra-vetere-per-qmontenovonostroq-la-verita-non-ha-nulla-a-che-vedere-col-numero-di-persone-che-essa-persuade) e così ci ha scritto: “Ciao a Montenovonostro, la citazione mi sembra bellissima ed appropriato il momento. Ne aggiungerei una di Pascal che potremmo definire "contigua" e recita "…la maggioranza non produce né  ragione né  verità, …ma solo forza" (aggiungerei – il più delle volte effimera -). Un saluto a tutti. PS: Qualcuno diceva che la democrazia stessa altro non è che la dittatura della maggioranza". Noi aggiungeremmo "talvolta", proprio per restare nell'attualità. Talvolta, ma non sempre. O meglio, tutte le volte che chi governa, anzichè "servire", "comanda" perchè si sente solo "capo" della maggioranza e non amministratore di tutti, come dovrebbe. Ma per capire meglio il senso di tutti questi discorsi, forse vale la pena di conoscere meglio il Pascal citato dal nostro lettore. Blaise Pascal (Clermont-Ferrand, 19 giugno 1623Parigi, 19 agosto 1662) è stato un matematico, fisico, filosofo e teologo francese. Bambino precoce, fu istruito dal padre magistrato, dopo la precoce morte della madre. I primi lavori di Pascal sono relativi alle scienze naturali e alle scienze applicate. Contribuì in modo significativo alla costruzione di calcolatori meccanici e allo studio dei fluidi. Egli ha chiarito i concetti di pressione e di vuoto per ampliare il lavoro di Torricelli. Pascal scrisse importanti testi sul metodo scientifico. A sedici anni scrisse un trattato di geometria proiettiva e lavorò con Pierre de Fermat sulla teoria delle probabilità che influenzò fortemente le moderne teorie economiche e le scienze sociali. Era in corrispondenza con i più grandi ricercatori del tempo, tra cui Girard Desargues, Galileo Galilei, Pierre de Fermat, René Descartes ed Evangelista Torricelli. Dopo un'esperienza mistica seguita ad un incidente in cui aveva rischiato la vita, nel 1654 abbandonò matematica e fisica per dedicarsi alle riflessioni religiose e filosofiche. Morì due mesi dopo il suo 39º compleanno, nel 1662, dopo una lunga malattia che lo affliggeva dalla fanciullezza. Ebbene: tornando ai corrispondendi di Pascal, bisogna aggiungere che Galileo e Descartes (detto anche Cartesio) erano in corrispondenza anche con il matematico e astronomo montenovese Francesco Brunacci, fratello del nostro storico locale Don Pietro Paolo Brunacci, il cui Palazzo si trova proprio vicino al Palazzo Comunale ritratto nella foto. E' solo una coincidenza? montenovonostro