Perugia: “giustiziagiusta” sulla condanna del magistrato Roberto Staffa arrestato per concussione Stampa
Mercoledì 25 Aprile 2018 16:25

Perugia giustiziagiusta sulla condanna del magistrato Roberto Staffa arrestato per concussioneDalla associazione di cittadinanza attiva "giustiziagiusta" riceviamo la seguente comunicazione: "Apprendiamo dalla stampa nazionale la notizia che il Tribunale di Perugia ha condannato a 11 anni di carcere l'ex magistrato romano Roberto Staffa per concussione in relazione a presunti favori in cambio di rapporti con alcuni transessuali in cambio della concessione di temporanei permessi di soggiorno, anche nel proprio ufficio in piazzale Clodio, dove era in servizio. La sentenza è stata emessa poco dopo la mezzanotte scorsa, al termine della camera di consiglio durata 14 ore. Staffa era stato arrestato il 13 gennaio del 2013 con l'accusa di "favori in cambio di sesso". Secondo l'accusa, sostenuta in aula dal Pubblico Ministero, Staffa "almeno in due occasioni" avrebbe avuto rapporti intimi anche con l'amante di un boss per il quale avrebbe espresso parere favorevole alla concessione degli arresti domiciliari a casa della donna. L'ex magistrato è stato condannato anche per aver violato il sistema Rege "al fine di rilasciare informazioni alle parti processuali" e per detenzione di materiale pedopornografico. Gli accertamenti erano partiti proprio da una segnalazione della Procura di Roma circa comportamenti anomali di Staffa, che non era stato riconfermato nel pool della Direzione Distrettuale Antimafia proprio perchè il magistrato avrebbe consumato alcuni rapporti sessuali nel suo ufficio a Piazzale Clodio. Il provvedimento era stato deciso dopo mesi di indagini con microspie e telecamere piazzate nella sua stanza, che avrebbero permesso di raccogliere indizi. A mettere nei guai Staffa erano state le dichiarazioni fatte da un transessuale fermato a Roma nel corso di una operazione anti prostituzione. Il viado aveva riferito di aver avuto favori in cambio di sesso da parte del magistrato. Da qui le indagini coordinate per competenza dalla Procura di Perugia che, attraverso l'uso di telecamere nell'ufficio del Pubblico Ministero Staffa, avrebbe trovato riscontro alle accuse.

da giustiziagiusta