Ostra Vetere: L'abbazia di Santa Maria di Piazza - Indagine storico-architettonica per il restauro Stampa
Venerdì 25 Marzo 2016 18:03

Ostra Vetere: L'abbazia di Santa Maria di Piazza - Indagine storico-architettonica per il restauroIn occasione della annuale festività religiosa dell’Annunziata, titolare della nostra chiesa principale ostraveterana dell’Abbazia di Santa Maria Annunziata di Piazza, offriamo ai nostri lettori un ulteriore passo dell’interessantissimo volume stampato a cura del Centro di Cultura Popolare e scritto qualche anno fa dall’ingegnere Francesco Fiorani nel corso dei suoi studi universitari, che scopre tante sconosciute vicende storiche locali, ponendosi quindi come notevolissimo contributo alla conoscenza storica del nostro paese. 66 - Francesco Fiorani, L'abbazia di Santa Maria di Piazza - Indagine storico-architettonica per il restauro, Ostra Vetere (AN) Centro Cultura Popolare, 2002, pp. 624. Estratto da pagina 35 a pagina 37: “Capitolo 2 I LIMITI DELLA STORIOGRAFIA Alla data odierna, il monumentale complesso abbaziale di Santa Maria di Piazza costituisce un indiscutibile elemento di riferimento del centro abitato su cui insiste: e ciò sia dal punto di vista della sua localizzazione, in posizione preminente ed eminente rispetto al circostante incasato, che dal punto di vista della articolazione spaziale, scenografica e architettonica del complesso monumentale, nonché dal punto di vista delle concorrenti significanze religiose, civili e sociali che storicamente l'abbazia ha catalizzato su di sé nell'arco dei molti secoli della sua esistenza, attraverso il succedersi dei differenti edifici che, volta a volta, l'hanno contraddistinta. Per cogliere a pieno tutte le valenze del complesso abbaziale, quindi, è necessario inquadrarne le evoluzioni nell'ambito del più complesso tema dello sviluppo demo-insediativo del centro abitato di Ostra Vetere, l'antica Montenovo: così si chiamava infatti, dal Medioevo fino al 1882, il centro abitato, che fu libero comune, poi "terra" del pontificio Stato della Chiesa e infine Comune dello stato unitario post-risorgimentale, all'interno del quale si stabilì il complesso monumentale della abbazia di Santa Maria di Piazza. Al primo approccio con l'argomento oggetto della presente ricerca, riteniamo necessario evidenziare i limiti della sua attuale storiografia. Infatti tutto ciò che si conosce sulla storia della abbazia, della chiesa e della parrocchia di Santa Maria di Piazza di Ostra Vetere è circoscritto a quanto ci ha tramandato lo storico montenovese don Pietro Paolo Brunacci, nato il 18 novembre 1630 e morto il 19 luglio 1704 (VECCHIETTI-MORO, pp. 80 e segg.) nella sua "Historia d'Ostra e Monte Nouo", manoscritta tra il 1688 e il 1703, che si conserva presso la Biblioteca Comunale "Giuseppe Tanfani" di Ostra Vetere (FIORANI-LIPANI "San Severo", p. 14). Il Brunacci, tuttavia, limitava le sue memorie a poche conoscenze anteriori la trasformazione della abbazia da regolare a secolare alla fine del Quattrocento e a quanto di essa si sapeva nel corso di tutto il Cinquecento e Seicento. Da allora altri autori hanno parlato di Santa Maria nelle loro opere manoscritte o a stampa: l'abate Festarini nel 1770, l'anonimo dell'Archivio Monti nel 1790, il cancelliere vescovile Montanari nel 1818, il marchese David Buti Pecci nel 1881, Curzi-Mancinelli-Rinaldi nel 1984, e i tanti altri che hanno lasciato memorie manoscritte nell'Archivio Abbaziale, ma tutti ripetendo il Brunacci e poco aggiungendo, il tutto riproposto nella recentissima e monumentale opera di monsignor Angelo Mencucci, "Senigallia e la sua Diocesi", che aggiorna la conoscenza agli ultimi tre secoli. Scarsissimo contributo è stato invece offerto dai tanti autori per la storia del primitivo insediamento medievale. Di fatto, quindi, gli attuali limiti storiografici coincidono pressappoco con quanto ci hanno lasciato in eredità il Brunacci e i suoi continuatori”.

da Centro Cultura Popolare