Santo del giorno 9 novembre Beato Gabriele Ferretti di Ancona francescano Stampa
Sabato 09 Novembre 2013 00:00

Santo del giorno 9 novembre Beato Gabriele Ferretti di Ancona francescanoIl Conte Frate e l’ultimo Papa Re: legati tra loro da un seppur lontano legame di parentela, accomunati dallo stesso destino di gloria, culminato con la beatificazione di entrambi. A legare il beato Gabriele e il beato Pio IX è il cognome, Ferretti, anche se li separano quasi 400 anni. Il beato Gabriele nacque in Ancona dalla nobile famiglia Ferretti nel 1385, in un ambiente nobile ed aristocratico ma non per questo meno cristiano. Il Conte Liverotto, suo padre, e Alvisia, sua madre, educarono Gabriele alle virtù cristiane, specialmente alla purezza che traspariva dal suo comportamento angelico. Famiglia numerosa, la sua, ben dieci figli maschi, che nonostante una tradizione di devozione alla Chiesa ed al Papa non reagisce molto bene all’idea di Gabriele di farsi frate, frate di “Santo Francesco”, di cui nelle Marche e soprattutto ad Ancona sembra ancora aleggiare lo spirito, sicuramente il fascino ed il richiamo. Una cosa è l’inclinazione di Gabriele per le cose di chiesa, la spiccata pietà, le numerose devozioni che contraddistinguono gli anni della fanciullezza e dell’adolescenza; altra cosa buttare alle ortiche titoli nobiliari e patrimoni di famiglia in cambio del rozzo saio francescano. In qualche maniera, nella scelta non facile di Gabriele si ripete il dramma della scelta di San Francesco, che alla sua facoltosa famiglia preferisce “madonna Povertà”. A 18 anni si fece Religioso francescano dell'Ordine dei Frati Minori. Gabriele, una volta frate e sacerdote, comincia a distinguersi: non certo per i suoi nobili natali, soprattutto per la sua fervida intelligenza che gli procura incarichi delicati e preziosi, da maestro dei novizi a Vicario Provinciale dell’Ordine. Nel chiostro studiò filosofia e teologia con raro profitto, per cui ordinato Sacerdote, si dedico con frutto alla predicazione, convertendo molti peccatori. Ebbe da Dio il privilegio di conoscere il futuro, e il dono di guarire gli ammalati col semplice segno della Croce o al contatto della sua tonaca. Rifulse nell’assistenza ai bambini e ai malati, nell’obbedienza e nell’osservanza della regola. Nutrì tenera devozione alla Vergine Santissima, che spesso gli appariva col Bambino Gesù tra le braccia nel silenzio della cella o nel bosco del Convento. Padre Gabriele percorse a piedi, in lungo e in largo, le Marche: prima come predicatore, poi come Vicario Provinciale: fondò conventi, in altri rinnovò o rinvigorì la vita religiosa, dappertutto lasciò una scia di santità che affascinava la gente. Qualcuno provò anche a mettergli i bastoni fra le ruote, come quella volta ad Osimo, dove con la maldicenza lo cacciarono dalla città, dove poi tornò poco dopo, osannato dalla gente. E quando lo vollero mandare in Bosnia a predicare contro i manichei, si mosse addirittura il consiglio comunale di Ancona per chiedere al papa di non lasciar partire un frate così. Che intanto invecchiava, ma non perdeva il buon umore, l’umiltà e la carità. La salute invece declinava e il suo corpo, al quale con fatiche e penitenze aveva chiesto davvero troppo, diventava fragile. Il 12 novembre 1456, dopo una vita piena di virtù e di miracoli a favore degli umili e dei sofferenti, dolcemente spirava in un mare di luce e sulla sua tomba iniziò subito una processione di infermi, molti dei quali tornarono a casa guariti. San Giacomo della Marca, ai funerali solennissimi, ne tesseva l'elogio dinanzi al Vescovo, al Senato e al popolo Anconetano. Presso le sue spoglie incorrotte, che si venerano nella chiesa dei Frati Minori in Ancona, si moltiplicano da secoli grazie e miracoli; e i malati benedetti con l'olio della lampada del Beato Gabriele, ottengono la sua celeste protezione. Nel 1753 Benedetto XIV decreta l’onore degli altari per il Conte Frate che, proclamato compatrono di Ancona, viene festeggiato il 12 novembre. Il Martyrologium Romanum tuttavia pone la sua memoria al 9 novembre.

Da: http://www.santiebeati.it