OGGI 18 LUGLIO … accadde. Pillole di storia montenovese: Quando fu contrastata l’elezione a maestro di musica di un giovanissimo portento Stampa
Lunedì 18 Luglio 2011 22:20

Quando fu contrastata l’elezione a maestro di musica di un giovanissimo portentoDal diario manoscritto "Miscelanea Veritas" (1815-1840) del concittadino Francesco Procaccini ricaviamo le seguenti notizie dei fatti occorsi quasi due secoli fa a Montenovo, era il lunedì 18 luglio 1825: “Finalm.e q.ta mattina si è tornata a fare la Congregaz.e in Palazzo † elegere il già Nominato M.st.o di Cappella S.r Alesandro Nini, come dai 22 del passato Marzo, dietro il Decreto di sua Em.za R.d.a nostro benig.s.o Card.e Testaferrata, quale ha annullate le Votaz.i de SS.i Cannonici mà devoluti in vece i trè Voti all’antico Costume, cioè all’Abbate. Questi ha Riportato il Candidato con Voti N:° 11:, giacchè i Due Can.ci in Persone del S.r D.n Luigi Gasparrini, e D.n Gi.batt.a Poverini, come attuali Priori, non intervennero, credendo di Annullare la d.a Congr.z.e, mà Noi congregati facemmo la Pallottaz:e e fù portato in Gloria: Quello che ne avverrà in questione, lo sentiremo. Posso bensì assicurare chiunque, che un Giovane di si Fresca Età d’Anni 17: è assolutam.e un portento, non solo per suonare l’Organo, e Pianoforte, ma Compone sullo Stile del sempre Celebre Maestro Gioacchino Rossini con una facilità di fare Stupire: insomma di un gusto Subblime tanto, che i Professori meno di 4.°, o 5.e prove la sua Musica non si eseguisce certam.e; e perciò l’abbiamo deciso essere il d.o Nini favorito d’un Abborto di Natura. Spesso resta chiamato nelle Città per fare Musiche di Chiesa; Ora Stà scrivendo Un’Opera da gran Teatro, che invidio a quelli che si troveranno presenti. Il Lettore non può credere a questa distesa Verità, anche per gioventù. Gli si unisce anche tutti i Nummeri di ottima Morale, e saggia Religione. Che di più? Il suo certo Fisso Onorario di questa Cappella ascende a ζ 100: coll’obligo di fare 4: Scolari datogli dai nostri Deputati Scelti Ragazzi". Per chi ha difficoltà a leggere la prosa del primo Ottocento del diario di Procaccini, sciogliamo qualche abbreviazione e diamo qualche interpretazione a parole desuete: "Finalm.e q.ta” sta per finalmente questa, “Congregaz.e” sta per consiglio, “Palazzo” sta per municpio, “” sta al posto di per,  “M.st.o di Cappella” sta per maestro di musica, “S.r Alesandro” sta per signor Alessandro, “Em.za R.d.a.” sta per eminenza reverendissima, “benig.s.o Card.e” sta per benignissimo cardinale, “Votaz.i de SS.i Cannonici” sta per elezioni dei signori canonici, “devoluti in vece” sta per assegnati invece, “antico Costume” sta per sistema tradizionale, “abbate” sta per abate, “Can.ci” sta per canonici, “S.r D.n” sta per signor don, “D.n Gi.batt.a Poverini” sta per don Giambattista Puerini, “d.a Congregaz.e” sta per predetto Consiglio, “Pallottaz:e” sta per votazione mediante palle di divverente colore, “fù portato in Gloria” sta per venne giubilato, “assolutam.e” sta per assolutamente, “Subblime” sta per sublime, “certam.e” sta per certamente, “d.o” sta per detto, “favorito d’un Abborto di Natura” sta per beneficiato di un portento naturale, “Nummeri” sta per requisiti, “certo Fisso Onorario” sta per stipendio netto, “ascende a ζ“ sta per ammonta a scudi, “obligo” sta per il dovere, “Deputati” sta per incaricati.

 

Chiara Fiorani