Oggi 13 novembre ... accadde. Pillole di storia montenovese: Quando le sette rivoluzionarie ammazzavano i preti Stampa
Venerdì 13 Novembre 2009 18:29
Quando le sette rivoluzionarie ammazzavano i pretiDal diario manoscritto "Miscelanea Veritas" (1815-1840) del concittadino Francesco Procaccini ricaviamo le seguenti notizie dei fatti occorsi quasi due secoli fa a Montenovo, era la domenica 13 novembre 1839: "Gran Acqua a Diluvio circa ore quattro durò, indi si Rimise al buono. Sempre più si sentono dei Ammazamenti nelle Nostre Vicinanze di Preti fin qui Trè, ed altri ξ Caro Lettore siamo in pessima Critica Circostanza. L'Altis.o ci ajuterà !..". Per chi ha difficoltà a leggere la prosa del primo Ottocento del diario di Procaccini, sciogliamo qualche abbreviazione e diamo qualche interpretazione a parole desuete: "Ammazamenti" sta per omicidi, "Altis.o" sta per Dio, "ajuterà" sta per aiuterà. Erano quelli anni turbolenti dei moti rivoluzionari antisistema, che colpivano soprattutto i preti e che si ripeteranno anche in anni successivi, fino al 1848 quando vennero assassinati l'arciprete e il vicario foraneo di Corinaldo, e un testimone scomodo che minacciava di collaborare con la giustizia, come illustre il libro di Renzo Fiorani "Pasquale e compagni. I delitti di una setta carbonara ai tempi di Pio IX", edito come volume n. 56 della collana di testi del Centro di Cultura Popolare nell'anno 2000 con il titolo di "La setta sanguinaria di Pasquale e compagni all'osteria di Pongelli", perchè la setta, che si autodefiniva "sanguinaria", si riuniva appunto all'osteria di Pongelli.
Chiara Fiorani