a MONTENOVO i fatti nostri dell’11 gennaio Stampa
Venerdì 11 Gennaio 2013 00:00

a MONTENOVO i fatti nostri dell 11 gennaio1823 – Al Teatro Concordia le farse “Il vecchio burlato” del maestro Trento e “L'amor villano” del maestro Bonfichi. I condomini accordano agli attori “Cibarie, Illuminazioni e tutta l'Orchestra in N° di 15: tutti Gratis”. “Il Viglietto per l'ingresso Serale alla Porta. Per i Forastieri baj 7. S.i Possidenti Paesani baj 5. Gli Artisti ed altri baj 2½ Bollettoni baj 60 a Possidenti. Artisti baj 40”. (Alberto Fiorani, Teatro e Teatranti a Montenovo, testo 011, 1983, p. 72).

1835 - Periodicamente si disponeva la riconferma del Regolamento del Teatro condominiale di Montenovo dopo la primitiva approvazione e la seconda riconferma del 31 gennaio 1826. Infatti una terza approvazione fu disposta dal Governatore di Corinaldo, Ezio Gianneri, l’11 gennaio 1835. (Alberto Fiorani, Teatro e Teatranti a Montenovo, testo 011, 1983, pp. 44, 51-59).

1835 - Recita al Teatro Concordia della tragicommedia “Li Misteri de Sepolcri” rappresentata dai compaesani Vincenzo e Tullio Tulli, Napoleone e Querino Ballanti, Santa Orlandi, Teresa Corsaletti. “Teatro pienissimo con molta Foresteria. Ingresso Venale di baj Due, e baj Uno. Bollettoni baj 30 e baj 20 ripromettendo q.to Impresario Romualdo Crociani N° 20 recite Diverse”. (Alberto Fiorani, Teatro e Teatranti a Montenovo, testo 011, 1983, p. 100).

1875 - Viene aperto e pubblicato il testamento del 2 agosto 1864 di don Nicola Buti, in atti del notaio Cesare Giuseppe Matteucci di Senigallia, con cui aveva devoluto due suoi poderi alla istituzione di una 'Scuola di Carità' per le 'fanciulle povere' di Montenovo. (p. Rolando Maffoli o.f.m., Renzo Fiorani, Le suore figlie di Maria SS. dell'Orto, un secolo di assistenza a Ostra Vetere, testo 022, 1989, p. 27).

1929 - Con il Concordato dell'11 gennaio 1929 la Santa Sede aveva definitivamente ed irrevocabilmente dichiarata composta la "Questione romana" e l'ordinamento interno italiano riconosceva alla Chiesa personalità giuridica, con tutti i diritti che ne derivavano, in tutte le chiese d'Italia si pregò e si esultò per la Conciliazione che aveva ridato "Dio all'Italia e l'Italia a Dio". In realtà la vita delle associazioni cattoliche fu tutt'altro che serena e contro le Confraternite, anche di Ostra Vetere, venne nuovamente attivata una campagna di rigido controllo e di scoraggiamento. (Alberto Fiorani, La storia e i caratteri della devozione lauretana delle confraternite, testo 041, 1995, p. 96).

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