Fabrizio Lipani: l'Epifania e l'Adorazione dei Magi in un quadro antico Stampa
Mercoledì 06 Gennaio 2010 18:30

Il quadro antico della Adorazione dei MagiOggi ricorre la festa dell'Epifania. Secondo il Vangelo di Matteo (2,2) i Magi (non precisati nel numero), guidati in Giudea da una stella, portano in dono a Gesù bambino, riconosciuto come "re dei Giudei", oro (omaggio alla sua regalità), incenso (omaggio alla sua divinità) e mirra (anticipazione della sua futura sofferenza redentrice) e lo adorano. Con l'Epifania si celebra la prima manifestazione della divinità di Gesù all'intera umanità, con la visita solenne, l'offerta di doni altamente significativi e l'adorazione dei magi, autorevoli esponenti di un popolo totalmente estraneo al mondo ebraico e mediterraneo. Avvenimento di fondamentale importanza per la tradizione cristiana, che ha trovato riscontro in numerosissime opere d'arte anche a Ostra Vetere. Due, in particolare, la prima è una pala esposta nel primo altare di destra della chiesa dei frati. La seconda è rappresentata dalla foto offertaci dal nostro lettore ed ex presidente del Centro di Cultura Popolare, Fabrizio Lipani di Roma. La tela, da lui fotografata circa venticinque anni fa quando presentava evidenti segni di cadute di colore che ne denunciavano la necessità di restauro, appartiene alla collezione d'arte dell'abbazia di Santa Maria di Piazza, ma non sembre essere una tela destinata ad essere esposta su un altare. Pur essendo di buone dimensioni, sembra infatti troppo piccola per essere una pala d'altare. Forse si deve alla committenza privata e destinata ad essere esposta in una sala o in una camera di un palazzo nobiliare. Lo stesso soggetto sacro dimostra una lettura iconografica laica dell'evento sacro rappresentato dalla "Adorazione dei Magi", come suggerisce l'estremo realismo dell'episodio, le suggestioni naturalistiche, l'affollamento della scena e una serie di particolari quali il cavallo imbizzarrito finecinquecentesco, la scimmia, i cani da caccia e alcune gestualità degli astanti che potrebbero sottintendere un recondito simbolismo. I molti personaggi rappresentati, peraltro, potrebbe corrispondere al pretesto per una esaltazione dinastica della famiglia committente, i cui esponenti potrebbero essere stati effigiati nei personaggi dei Magi e fra gli astanti componenti i seguiti regali. Ma ne fappiamo troppo poco per avanzare supposizioni. Rimane l'intrinseco valore artistico della bella opera d'arte.