Giancarlo Barchiesi: l'organo del Santuario di San Pasquale apparteneva alla Compagnia del Sacramento di Montalboddo Stampa
Domenica 06 Dicembre 2009 06:48
L'organo del Santuario di San pasquale apparteneva alla Compagnia del Sacramento di MontalboddoDal nostro lettore Giancarlo Barchiesi di Ostra riceviamo la seguente segnalazione: "L'organo del Santuario di San Pasquale di Montenovo è appartenuto alla chiesa del Santissimo Sacramento di Montalboddo. Chi si avventura nella minuziosa e particolareggiata osservazione delle due settecentesche piantine di Montalboddo oggi Ostra, scorgerà all'altezza dell'attuale piazza Vittorio Veneto una chiesa detta del Santissimo Sacramento. Edificata ex-novo dall'omonima Confraternita intorno al 1580, la chiesa andò a sostituire l'altra più antica di Santo Stefano Primo Martire. Il sodalizio, che aveva la sua sede in Santa Croce, ottenne in data 1 febbraio 1582 da Papa Gregorio XIII (1572/1585) l'autorizzazione di amministrare la chiesa trasferendovi anche la propria sede. La Confraternita del SS.mo Sacramento ricoprì un ruolo primario anche nella vita civile bodiese, edificando a lato della chiesa un ospizio-ospedale, grazie ad un lascito testamentario di Giovanni Battista Tranquilli del 1623. Nella vita religiosa, oltre a soddisfare le varie funzioni giornaliere, le processioni mensili con il Venerabile e l'altra del Corpus Domini, celebrava con solennità la festa di Santo Stefano Primo Martire, nel segno della continuità con l'antico edificio di culto. Nel 1795, all'elevazione di Santa Croce a chiesa collegiata, fu stabilito che detta Compagnia ritornasse a Santa Croce a svolgere le sacre funzioni. Da allora la chiesa del Sacramento venne chiusa al culto, per poi essere sconsacrata e demolita sul principio del secolo successivo. Tra i pezzi d'arte rimane memoria della tela raffigurante l'Ultima Cena di Claudio Ridolfi (1570/1644), contornata da altri sette piccoli quadretti rappresentanti scene dell'antico testamento e la Santissima Eucaristia, conservata in Santa Croce sino al 1940 circa; e l'organo del 1788, opera 252° di Gaetano Callido (1727/1813). Tale organo con ogni probabilità, non entrò mai in funzione in questa Chiesa e venne venduto alla chiesa dei frati minori di Montenovo (Ostra Vetere) dove tutt'ora rimane. Bibliografia: Codice 142, 1589, 78/79; P. Ridolfi, Storia, 1596 (14); Rossi, Storia, 1694, 106; Colucci, Antichità Picene, Tomo XXVIII, 1796 18; B. Montanari, Cronache, sec. XIX 280/316 (99/104); Menchetti, Il Comune 1922, 35; Bossoletti, I frati minori ad Ostra Vetere, 36; R. Manoni, Le Chiese, 1986, 40/42; R. Manoni, Le Pievi, 1993, 10/11. Didascalia da apporre sotto la foto: *L'organo settecentesco di Gaetano Antonio Callido (Este, 14 gennaio 1727 - Venezia, 8 dicembre 1813) è stato un organaro italiano. In 44 anni di attività costruì nell'allora Repubblica di Venezia (nord-est italiano, Istria e Dalmazia), in Emilia-Romagna, nell'allora Impero Austro Ungarico (Trentino) nelle Marche, a Malta e a Istanbul, ben 430 organi. L'organo di G. Callido commissionato dalla Confraternita del SS.mo Sacramento di Montalboddo è oggi conservato presso il Santuario di San Pasquale di Ostra Vetere. Dall'archivio del convento risulta che l'organo fu acquistato nel 1797 dal R. P. Guardiano Agapito di Mosciano. Il prezzo fu di 200 scudi, pagate in tante cedole".

Giancarlo Barchiesi