Ostra Vetere: Doppia votazione per il sesto Sindaco post-unitario Antonino Fazi Stampa
Venerdì 06 Maggio 2011 18:20

Ostra Vetere: Doppia votazione per il sesto Sindaco post-unitario Antonino FaziNuova puntata di storia comunale, offerta dall’ottima tesi di laurea del giovane consigliere comunale Alessandro Tarsi, fresca di stampa (http://www.ccpo.it/gazzetta-dj/comunicati/6641-ostra-vetere-il-consigliere-comunale-alessandro-tarsi-si-e-laureato-con-il-massimo-dei-voti-auguri-al-neo-dottore, testo numero 148 della collana del Centro di Cultura Popolare) che ci informa del singolare incidente di percorso capitato per l’elezione del sesto Sindaco post-unitario di Ostra Vetere, Antonino Fazi, che la tesi ricorda inficiata per un vizio formale. Vediamo il perché, spiegato alle pagine 50-51: “Il 13 Agosto 1905 la maggioranza dei presenti elegge sindaco il mugnaio e possidente Antonino Fazi. (…) Fazi era un 57enne con residenza in Ostra Vetere. I suoi possedimenti, secondo le stime del comune, sono nell’ordine delle 10.000 Lire. Molto poco rispetto ai precedenti possidenti eletti a primo cittadino. Per esempio, il suo predecessore, Pasqualini, aveva un patrimonio di circa 100.000 Lire. Per non parlare del Conte Mei-Gentilucci che in quegli stessi anni aveva una quantità di beni pari a oltre 350.000 Lire. Fazi, nel 1891, aveva rifiutato il ruolo di assessore in quanto i suoi commerci lo portavano spesso fuori regione. L’elezione a sindaco di Fazi fu duramente contestata dal consigliere comunale Saturni Giuseppe il quale riuscì a far annullare dal prefetto l’elezione grazie a un vizio formale: la seduta dell’elezione del sindaco fu presieduta dal consigliere comunale anziano e non dall’assessore comunale anziano come prescritto dalla legge. Il prefetto di fronte a questo errore si trovò costretto ad annullare la nomina e a sancire nuove elezioni. Il consiglio fu convocato per il 23 settembre del 1905. Sui 18 presenti ben in 15 votarono ancora una volta Antonino Fazi sebbene quest’ultimo in precedenza aveva dichiarato di non essere disposto ad accettare la carica di sindaco. Il risultato elettorale venne accolto positivamente da Fazi che nella medesima seduta accettò l’incarico ringraziando i consiglieri presenti per la fiducia datagli.      Durante il suo mandato non vi sono grandi cose da segnalare. Furono portati avanti i precedenti lavori iniziati dalle passate amministrazione e in più vi fu l’adesione per un nuovo consorzio. Il consorzio in questione era quello delle vallate del Misa e Sentino che si erano unite con l’intento di progettare una diga per la creazione di energia idroelettrica. Progetto del quale di li in poi non si avranno più notizie. Il 15 settembre 1906 Antonino Fazi si dimise da sindaco di Ostra Vetere per imprecisate ragioni personali”.

 

da Centro Cultura Popolare