Scoperta una parte del Foro e la strada principale di Ostra antica Stampa
Martedì 28 Luglio 2009 19:55
Nuove scoperte archeologiche alle MuracceSi è conclusa la campagna di scavo 2009 nell'area archeologica delle Muracce. E' stata rinvenuta una parte del foro e della strada principale dell'antica città romana. Nell'area del tempio è stato rinvenuto invece un prezioso mosaico. Il sindaco Bello assicura: "Già delineati la strategia e gli obiettivi futuri, finalizzati alla valorizzazione del sito archeologico". Con quanto è venuto alla luce in queste settimane di campagna di scavo, l'antica città romana di Ostra antica sta prendendo sempre più forma e il perimetro del sito archeologico si sta ampliando ancora di più rispetto agli anni precedenti. Quest'anno, allo scavo hanno partecipato, come per gli anni passati, studenti e ricercatori dell'Università di Bologna sotto la direzione effettiva dei dottori Cristian Tassinari e Michele Silani. La direzione scientifica dell'intervento è dei professori Pier Luigi Dall'Aglio e Sandro De Maria del Dipartimento di Archeologia dell'Università di Bologna, e del dott. Giuliano De Marinis, Soprintendente per l'Archeologia delle Marche. Il progetto di valorizzazione della zona archeologica di Ostra Vetere, frutto di una convenzione sottoscritta nel settembre 2004 tra l'amministrazione comunale, l'Università di Bologna e la Soprintendenza archeologica delle Marche, ha evidenziato, anche quest'anno, significativi e importanti risultati, che vanno nella direzione di riportare alla luce gran parte dell'antica città romana, i suoi reperti e i suoi resti. A oggi, infatti, è possibile già visitare una parte del teatro romano, del foro e del tempio romano, le terme e l'inizio di una necropoli. I recenti scavi di luglio, però, hanno aumentato ancora di più il volume e il perimetro dell'antica città romana. Contemporaneamente all'esplorazione del tempio, sono stati condotti alcuni saggi di scavo miranti a definire anche l'estensione e la forma della piazza antistante il complesso in corso di scavo, al fine di verificare l'identificazione a suo tempo proposta con il "forum" della città romana. Allo stesso modo, altri saggi di scavo sono stati eseguiti in alcuni punti del ripiano, là dove le tracce visibili in foto aerea hanno fatto supporre la presenza dell'asse stradale lungo il quale era sorta l'antica città romana di Ostra. E così è stato perché sono stati rinvenuti una parte del foro e il basolato della strada romana oltre a un prezioso mosaico nell'area del tempio. Gli scavi di quest'anno, quindi, hanno fornito indicazioni preziose ai fini della musealizzazione dell'area indagata con le campagne di scavo di questi ultimi anni e hanno chiarito alcuni dei tanti problemi circa la forma dell'antica città. Inoltre, la campagna di scavo di quest'estate è servita a programmare in modo puntuale i futuri interventi di valorizzazione e di promozione del sito archeologico di Ostra Vetere, anche in considerazione del maggiore impegno sia dell'amministrazione comunale che del Dipartimento di archeologia. "All'interno di questo progetto si collocano, per i prossimi mesi, il restauro e il consolidamento delle strutture rinvenute nell'area del tempio romano - ha detto il sindaco Massimo Bello - e la recinzione dell'intera zona scavata, la predisposizione di un progetto di musealizzazione del sito, la possibilità per l'estate 2010 di ospitare studenti di altre Università, in particolare dell'Università francese di Clermont Ferrand, con la quale il Dipartimento di archeologia dell'Università di Bologna sta definendo un progetto di scambio, l'avvio del secondo anno accademico del corso di studi in beni culturali, ambientali e gestione del paesaggio, l'intervento di consolidamento delle strutture rinvenute nell'area del teatro romano curato dalla Soprintendenza ai beni archeologici delle Marche, l'apertura di un museo del territorio con reperti e pannelli descrittivi relativi alla storia del paesaggio e del sito archeologico a partire dai primi insediamenti umani, l'attivazione di un protocollo d'intesa con altri comuni limitrofi interessati al progetto di valorizzazione dell'area archeologica".