Dal diario manoscritto "Miscelanea Veritas" (1815-1840) del concittadino Francesco Procaccini ricaviamo le seguenti notizie dei fatti occorsi quasi due secoli fa a Montenovo, era il venerdì 13 gennaio 1832: "Circa l'ore 21. si è inteso un ben forte Terremoto con Acqua, e Nebbia densissima, tantoche là Neve è totalm.e distrutta". Per chi ha difficoltà a leggere la prosa del primo Ottocento del diario di Procaccini, sciogliamo qualche abbreviazione e diamo qualche interpretazione a parole desuete: "ore 21." sta per le cinque del pomeriggio secondo il sistema orario "all'italiana" vigente all'epoca e che faceva decorrere il computo delle ore dal tramonto del giorno precedente, "ben forte" sta per violento, "totalm.e" sta per completamente, "distrutta" sta per sciolta. E certo: terremoto, acqua, nebbia e neve tutto insieme in una sola volta, come dire che "piove sul bagnato". Ma era anche un venerdì 13. E il terremoto era ricorrente da noi anche all'epoca di Procaccini, non solo nella nostra, come in questi giorni nel maceratese.