OGGI 11 GENNAIO ... accadde. Pillole di storia montenovese: Quando venne dato un grande spettacolo teatrale Stampa
Lunedì 11 Gennaio 2010 21:28
Quando venne dato un grande spettacolo teatraleDal diario manoscritto "Miscelanea Veritas" (1815-1840) del concittadino Francesco Procaccini ricaviamo le seguenti notizie dei fatti occorsi quasi due secoli fa a Montenovo, era il sabato 11 gennaio 1823: "Questa sera sono andate in queste Scene. Prima Farsa in Musica a trè Voci; Per titolo il Vecchio Burlato del Maestro Trento. La seconda Farsa L'Amor Villano Del Mast.o Bonfichi. Sono i Soggetti rappresentanti la S.a Gius.a Favi d.a la Cacona di Iesi. Il Tenore il S.r Marazzati alla Cap.la d'Ancona. Il Basso Comico il S.r Caporilli alla Cap.lla d'Asisi a S. Ruffino. Nel suo complesso sono stati passabili pel il nostro Teatro, ma la P.ma cadde assai perche non si Sapea dal Tenore. La Donna canta da Camera. Il Basso buono anche per la Comica. Mà la Platea dice, che la Donna allorchè canta cala sempre di voce, e strilla assai negl'Acuti, per la Comica poi è brava, e ciò †.che è avanzata in età di circa Anni 40. Il Tenore canta d'Accademia è però poca voce, ma piace assai l'agilità e grazia, ma da Salame. Noi poi Associati del Paese gli abbiamo accordati Cibarie, Illuminazioni, e tutta l'Orchestra in N° di 15: tutti Gratis, avendo il favorevole essere Noi tutti Sonatori del Paese: Meno del S.r Ant.o Rampacci Direttore al Cembalo di Città di Castello qui trovato per suo diporto, e però tutti Dilettanti. Il Viglietto per l'ingresso Serale alla Porta. Per i Forastieri baj: 7:½. S.i Possidenti Paesani baj 5. Gli Artisti ed altri baj 2½ Bollettoni baj: 60: a Possidenti. Artisti baj: 40:-. La 4.ª recita replicò l'Aria il Buffo, e gli fù gettata in Palco una Piastra, andette poi a cagnara Un Novo Duetto a Tenore e Basso; per essere il Tenore pessimo nella Musica, ma Grazioso, ed Agilità per dirla. Qualunque introito resta sempre libero dei trè descritti cantanti". Per chi ha difficoltà a leggere la prosa del primo Ottocento del diario di Procaccini, sciogliamo qualche abbreviazione e diamo qualche interpretazione a parole desuete: "Scene" sta per teatro comunale Concordia, "S.a Gius.a" sta per signora Giuseppina, "d.a" sta per soprannominata, "S.r" sta per signor, "Cap.la" sta per cappella o coro, "Asisi" sta per Assisi, "P.ma" sta per la primadonna, "non si Sapea" sta per non conosceva la parte, "†.che" sta per perchè, "S.r Ant.o" sta per signor Antonio, "diporto" sta per villeggiatura, "baj:" sta per baiocchi che è sottomultiplo dell'unità di misura del denaro che era allora lo scudo, "Artisti" sta per artigiani, "Bollettoni" sta per abbonamenti, "Piastra" sta per cinque scudi.

Chiara Fiorani