Multilinguismo. E il dialetto? Stampa
Giovedì 18 Giugno 2009 15:42
Multilinguismo. E il dialetto?Dall'Unione Europea in Italia abbiamo ricevuto comunicazione che il commissario europeo per il multilinguismo, Leonard Orban, ha visitato nei giorni scorsi, dall'11 al 16 giugno, Parma, Venezia e Bolzano per una serie di appuntamenti legati alle lingue come elemento valorizzatore delle culture e delle diversità che compongono l'Unione europea. Giovedì 11 giugno alle ore 15 il commissario Orban è stato al Collegio europeo di Parma dove è intervenuto sul tema "Uniti nella diversità: multilinguismo e mobilità per le nuove generazioni". Il rispetto della diversità culturale e linguistica è oggi più che mai al centro del progetto europeo. In un'Europa multiculturale, il multilinguismo oltre a rivestire enorme importanza come strumento di dialogo e di comprensione reciproca, offre anche elevate potenzialità di creare migliori prospettive di occupazione e di favorire la mobilità. Sempre più numerosi sono infatti i giovani che viaggiano in altri paesi europei per studio e per lavoro. Per questo la Commissione europea ha lanciato una campagna permanente di sensibilizzazione sui vantaggi che l'apprendimento delle lingue offre a chi cerca lavoro, ma anche alle imprese, che grazie a migliori competenze linguistiche possono sfruttare meglio le tante occasioni offerte da un mercato unico europeo vasto e dinamico. Venerdì 12 giugno all'auditorium "Santa Margherita" a Venezia si è tenuto il seminario su "La dimensione esterna del multilinguismo dell'Unione europea", organizzato in collaborazione con l'Università Ca' Foscari, l'Università per stranieri di Perugia e lo Europe Direct del Comune di Venezia. Il commissario Orban iè ntervenuto in apertura dell'evento attorno alle ore 10. In seguito ha incontrato il sindaco di Venezia Massimo Cacciari e altri rappresentanti socio-economici di Venezia e della regione. Lunedì 15 giugno il commissario Orban è giunto a Bolzano e in Alto Adige. All'Università di Bolzano ha tenuto una lezione alle ore 10, quindi ha incontrato le autorità locali e i rappresentanti della Scuola ladina, con i quali ha visitato il Museo ladino. Alle ore 12 presso la sede della Provincia autonoma si ha tenuto una conferenza stampa congiunta con il Presidente Luis Durnwalder. Nella mattinata di martedì 16 giugno ha visitato l'Accademia europea EURAC. Il motivo fondamentale del tour è che il patrimonio culturale comune è arricchito dalle numerose lingue nazionali, regionali, minoritarie e delle comunità migranti parlate in Europa. La loro condivisione favorisce il dialogo e il rispetto reciproco. Nell'UE esistono zone in cui i cittadini parlano sia una lingua regionale o minoritaria che quella nazionale e conoscono abbastanza bene anche le lingue straniere. Le persone poliglotte sono elementi preziosi poiché fungono da collante tra le diverse culture. La politica europea del multilinguismo intende valorizzare tutte le lingue nell'intento di superare le barriere linguistiche nell'ambito locale e garantire a tutti la possibilità di esercitare il diritto alla cittadinanza attiva, ovvero alla piena e consapevole partecipazione ai dibattiti e ai processi decisionali sul futuro dell'Europa. Da tempo il Centro di Cultura Popolare considera il dialetto la lingua naturale delle popolazioni, alla stessa stregua della lingua nazionale ufficiale e per questo dal 1975, quando è stato costituito, il Centro ha dato avvio a una campagna di raccolta dei lemmi dialettali che, nelle intenzioni del curatore, dovrà tradursi in un vero e proprio dizionario-vocabolario come strumento di conoscenza e di valorizzazione della cultura popolare.

Chiara Fiorani