Santo del giorno 22 agosto: Sant'Andrea da Fiesole (Andrea Scoto) confessore Stampa
Domenica 22 Agosto 2021 00:00

Santo del giorno 22 agosto: Sant'Andrea da Fiesole (Andrea Scoto) confessoreAndrea Scoto nacque nella prima metà del secolo IX, probabilmente in Irlanda: poiché in molti paesi europei a qualsiasi pellegrino si dava il nome di "Scotus", da questo deve essere nata la leggenda di un Andrea Scoto. Andrea, dunque, fu educato da Donato, irlandese, maestro di filosofia, e successivamente lo seguì in un pellegrinaggio a Roma. Giunti a Fiesole, chiamato da una voce soprannaturale, Donato fu eletto dal popolo vescovo e rimase in carica quarantasette anni. Andrea fu ordinato diacono e come arcidiacono assistette Donato nel suo ministero, acquistandosi grande rinomanza per l'austerità di vita e la carità senza limiti. Restaurata la chiesa di San Martino, distrutta dagli Ungari, Andrea costruì vicino ad essa un monastero e vi si ritirò con alcuni compagni. E' molto dubbio se egli abbracciò la regola benedettina: il Mabillon, comunque, lo esclude dal Catalogo dei santi dell'Ordine. Pochi anni dopo la morte di Donato (circa 876) anche Andrea cadde gravemente malato e, prima di morire, fu esaudito nel suo ardente desiderio di vedere la sorella, santa Brigida junior, che molti anni prima aveva lasciato in Irlanda: Brigida, infatti, fu miracolosamente trasportata al suo capezzale e Andrea, circondato dai suoi confratelli, si spense serenamente alla fine del secolo IX. Sepolto nella chiesa di San Martino a Mensola, nel 1285 fu scoperta la sua tomba, perché con numerose apparizioni egli impedì che vicino a lui fosse seppellita una peccatrice. Il vescovo Leonardo Bonafede (morto nel 1545) curò la traslazione delle reliquie di Andrea in un nuovo altare della chiesa di San Martino. La sua festa è celebrata a Fiesole il 2 agosto e il culto è antichissimo: abbiamo notizia, fra l'altro, di una confraternita intitolata al suo nome, che fiorì fin dal 1600, la Compagnia del Santissimo Sacramento sotto il Titolo di Sant’Andrea di Scozia che esiste tutt'oggi ed è attiva nella Chiesa di San Martino a Mensola. Di Andrea esiste una Vita scritta in italiano nel secolo XIV o XVI: infatti, la narrazione è preceduta da una dedica a Leonardo Bonafede e l'autore si dice Filippo Villani. Se in Leonardo vediamo il vescovo che si occupò della traslazione delle reliquie di Andrea, ne consegue che la Vita fu scritta nel secolo XVI o, al più presto, nel secolo XV; se, invece, identifichiamo Filippo con il figlio di Matteo Villani, I'opera fu stesa nel secolo XIV e Leonardo non è il vescovo di Fiesole. Il Gougaud, partendo dalla constatazione che il nome di Andrea non figura nella Vita di Donato, dubita fortemente che egli sia davvero irlandese.

estratto da: http://www.santiebeati.it

da Centro Cultura Popolare