a MONTENOVO i fatti nostri del 3 ottobre Stampa
Lunedì 03 Ottobre 2022 00:00

a MONTENOVO i fatti nostri del 3 ottobre1716 - La festa della Madonna del Rosario, già istituita da San Pio V solo per una Confraternita spagnola, venne autorizzata da Gregorio XIII a tutte le chiese e oratori con cappella sotto il titolo del Rosario, con Bolla "Monet Apostolus" del 10 aprile 1573. La diffusione della festa a tutta la Chiesa fu concessa con Bolla di Clemente XI "Cum alias" del 3 ottobre 1716 e interessò anche la Confraternita del Rosario di Montenovo. (Alberto Fiorani, La storia e i caratteri della devozione lauretana delle confraternite, testo 041, 1995, p. 54).

1824 - Nella serata in Teatro uno spettacolo di “Balli in corda”, essendo venuta una estera Compagnia Tirolese di sette persone, con tre carriaggi. La spettacolo è riuscito molto bene, poichè è una Compagnia assai accreditata, come infatti se ne è avuta prova. Hanno dato due serate di divertimento; tutta la Compagnia suona strumenti di alta banda e specialmente le donne, che sono quattro e suonano rispettivamente tromba, clarino, cappellocinese e gran piatti, i rimanenti strumenti vengono suonati dagli uomini, anche in giorno della fiera, che riuscì molto grande e popolatissima, essendo stato un cielo serenissimo e caloroso. Tre volte lavorarono nel medesimo Teatro, e la sera poi terminarono. Intanto hanno portato via circa 20 scudi, ma se li sono meritati. (Alberto Fiorani, Teatro e Teatranti a Montenovo, testo 011, 1983, pp. 76-77).

1840 - Nel nostro Teatro andò in scena una Compagnia Estera, rappresentando i burattini ossia marionette, con ingresso a un baiocco e mezzo, ma anche a libera offerta. Passabilmente furono graditi, per avendo dette delle parole disoneste; il vestiario dei burattini fu sorprendente e la Compagnia di sei soggetti suona strumenti d'ottone da fiato egregiamente bene. Tuttavia le rappresentazioni sono molto insulse. (Alberto Fiorani, Teatro e Teatranti a Montenovo, testo 011, 1983, pp. 144-145).

1920 - Le elezioni del 3 ottobre si rivelano un autentico trionfo: la lista del Partito Popolare ottiene la maggioranza dei voti, e la vittoria è salutata con grandi manifestazioni di giubilo: la campana della torre civica viene fatta suonare a distesa per un’ora: Luigi Benni impugna la bandiera bianca e la espone al balcone del palazzo comunale, vicino al tricolore (Raoul Mancinelli, Agostino Peverini, un protagonista del movimento cattolico, testo 002, 1979, pp. 82-83).

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da Centro Cultura Popolare